Nel mio lavoro mi trovo spesso a confrontarmi con manager e proprietari di strutture alberghiere che mi chiedono consigli su come rendere più efficienti le loro strutture.
L’imprenditore di successo è quello capace di mettere in discussione il proprio operato ancor prima di quello dei suoi collaboratori.
Durante la mia esperienza consulenziale i casi di maggiore successo li ho avuti proprio con chi ha deciso di mettersi in gioco coniugando la propria esperienza con nuove idee. Solo in questo modo si riesce ad anticipare il futuro lasciando alle spalle i competitors.
Per aiutarti ho creato una lista con i 10 errori di management più comuni che commettono gli imprenditori del settore alberghiero.
- Rassegnarsi alla convinzione che la delega “non funziona”, quando il vero problema è che si cerca di delegare senza metodo
E’ il mio lavoro. Quando un imprenditore o manager mi dice che ha provato tutto per far funzionare il concetto della delega, il mio lavoro è di fargli capire che non è possibile che abbia provato tutto. Solitamente scopro che manca un metodo per delegare.
- Il non mettere le persone giuste, con le competenze giuste con i valori giusti nel ruolo giusto.
In molte aziende dove collaboro come business coach, spesso le persone sono fuori posto. Avviare un dialogo, comprendere le necessità e le aspirazioni dei collaboratori è un ottimo punto di partenza.
- Spiegare un flusso di lavoro o una direttiva ad un collaboratore una sola volta e meravigliarsi che non è autonomo.
Spesso si pensa che il collaboratore debba essere autonomo dopo avergli dato le indicazioni o istruzioni su quello che deve fare una sola volta. Oppure pensare che vista la buona riuscita di un compito dopo una sola volta lo farà per sempre.
Non è così.
L’esperienza mi insegna che bisogna stargli a fianco, tenerlo monitorato, con metodo. Inoltre, bisogna mettere il collaboratore in condizione di far bene quello che gli chiedi.
- Delegare qualcuno dei collaboratori prima che sia pronto.
Se si delega la cosa giusta alla persona sbagliata nel momento sbagliato, la delega sicuramente non funziona. Se un collaboratore si trova ancora nella fase di apprendimento o di cambiamento per il compito che gli è stato richiesto, la delega è quasi certo che non funzionerà.
Vedo spesso questo errore fatto da imprenditori, manager e dirigenti, anche di grande esperienza. Esistono segnali che ci comunicano quando i collaboratori sono pronti per la delega e chi no. Bisogna conoscerli.
- Non spiegare con chiarezza, ovvero, non formare le persone adeguatamente
Se un manager mi dice che un collaboratore continua a non capire dopo diverse spiegazioni, il mio lavoro è prima e innanzitutto capire come il manager ha comunicato. Spesso è lì parte del problema.
Aggiungo il fatto che prima di delegare certi progetti e compiti, le persone vanno formate “sufficientemente” per metterle in condizione di svolgerli al meglio. Vanno formate affinché dimostrino di capire.
- Utilizzare sempre un modo coinvolgente con le persone non funziona sempre per tutti i collaboratori
Ricordati cosa diceva Einstein: continuare a fare ciò che abbiamo sempre fatto e aspettare risultati diversi è semplicemente folle.
Se l’approccio non funziona, bisogna cambiare approccio!
Il metodo classico è di coinvolgere le persone e spiegare quello che desideri. Se non funziona, ovvero, se alcuni collaboratori abitualmente non lo comprendono, bisogna cambiare approccio!
- Non sapere la modalità comunicativa più efficace da utilizzare con i singoli collaboratori.
Questo punto è legato a quello precedente (6). La capacità di comunicare con efficacia fa parte delle chiavi di lettura che servono per conoscere al meglio i collaboratori e capire se sono coinvolti o meno. Si tratta di saper toccare “i tasti giusti” per riuscire a comunicare meglio e motivare le persone.
- Utilizzare persone in azienda che non fanno o non sanno fare business coaching per crescere le persone.
A mio avviso è una capacità che ogni imprenditore e manager deve avere nel proprio bagaglio di competenze.
Se si fa bene il coaching, si vedrà che entro poco tempo il collaboratore verrà sempre di meno con problemi e molto più spesso con soluzioni.
A lungo andare, certi problemi non arriveranno più al manager perché verranno risolti autonomamente.
- Delegare i propri manager e responsabili per gestire e motivare il team, prima che siano stati addestrati per farlo.
Non basta promuovere una persona in una posizione di management o di responsabilità.
Bisogna innanzi tutto che lo voglia fare poi anche formarla tecnicamente, anche sulle cosiddette soft skills: leadership, management, gestione risorse umane, ecc.
Ricordo sempre ai miei clienti che il miglior giocatore non necessariamente sarà il miglior allenatore. Allo stesso tempo il miglior venditore non necessariamente sarà il miglior responsabile di vendita o capo area!
Prima bisogna saper scegliere bene chi promuovere con criterio, per poi addestrarlo e metterlo nelle migliori condizioni di lavorare bene.
- Non avere sistemi di controllo adeguati per tenere monitorato il compito delegato.
Molte volte scegliere la persona giusta e fornire le giuste indicazioni può non essere sufficiente.
Per alcuni progetti è necessario tenere sotto controllo le variabili per vedere come si procede e per poter aggiustare il tiro in tempo reale, qualora sia necessario.
Stai commettendo alcuni di questi errori?